AREA TMB
L’impianto di Trattamento Meccanico – Biologico (TMB) è costituito principalmente da due macro aree: la prima è rappresentata dalla zona in cui avviene la selezione del rifiuto in ingresso che attraverso una serie di operazioni meccaniche suddivide le materie da recuperare, da smaltire, o da stabilizzare in quanto di matrice organica;
la seconda macro area invece è quella in cui la matrice organica proveniente dalla selezione del rifiuto viene trattata mediante procedimenti biologici al fine di ottenere un materiale in uscita stabile dal punto di vista chimico e inodore.
Le due macro aree sono contenute in strutture che ne delimitano le funzioni, la prima all’interno di un fabbricato denominato “Capannone trattamento meccanico” e la seconda all’interno di tre fabbricati il primo denominato “Capannone FOS”, il secondo denominato “Tunnel di biostabilizzazione” e il terzo denominato “Biofiltro”.
Nel Capannone FOS (Frazione Organica Stabilizzata) si ha la ricezione della matrice organica, la movimentazione attraverso pala meccanica gommata e lo stoccaggio della frazione organica stabilizzata. Nei Tunnel di biostabilizzazione avviene la vera e propria stabilizzazione aerobica della matrice organica mentre nei biofiltri attraverso dei canali aerei l’aria proveniente dagli altri fabbricati viene depurata e resa inodore.
Per le strutture in parola sono stati adottati sia elementi prefabbricati (strutture in elevazione dei capannoni e dei tunnel di biostabilizzazione) che strutture realizzate in opera (fondazioni dei capannoni e biofiltro).
Tutte le opere sono state progettate secondo la normativa vigente in materia e, visto il particolare carico d’incendio, sono state previste strutture del tipo REI120.
Il Capannone trattamento meccanico è il fabbricato con la maggior superficie planimetrica in cui avviene il trattamento meccanico dei rifiuti in ingresso, propedeutico per la separazione della matrice organica da stabilizzare in una fase successiva, è suddiviso al suo interno in 4 macro aree:
1) area di ricezione (del rifiuto): in cui i mezzi scaricano il materiale che viene preliminarmente ispezionato e posto sui nastri di carico.
2) area di selezione (del rifiuto): in cui è presente la maggior parte dei macchinari.
3) area carico rifiuti: in cui gli scarti delle varie operazioni meccaniche vengono accumulati in attesa dello smaltimento
4) area carico CSS (combustibile solido secondario): in cui le frazioni opportune derivanti dalle operazioni meccaniche di cui sopra vengono stoccate in parti dal diametro medio inferiore a 40 mm.
L’edificio in questione ha dimensioni in pianta pari a circa 120 m x 73 m e un’altezza utile, presa nall’area perimetrale del fabbricato (quota più bassa considerando la pendenza della copertura), pari a 12,00 m sotto i tegoli di copertura e 11,10 m sotto la trave su cui poggiano i tegoli.
All’interno del Capannone FOS avviene lo stoccaggio della matrice organica proveniente dalla sezione precedente. Tale materiale viene movimentato al fine di essere inserito ed estratto dai biotunnel di maturazione con cicli temporali regolari. L’edificio in questione ha le dimensioni di circa 76,0 m x 49,0 m e ospita al suo interno anche la zona di Raffinazione/Vagliatura della FOS e lo stoccaggio di quest’ultima.
I Tunnel di biostabilizzazione sono utilizzati per la maturazione con cicli temporali regolari della frazione organica dei rifiuti e accessibili direttamente dal capannone FOS. Alle spalle dei biotunnel è presente un corridoio tecnico, largo circa 1,75 m, composto da una struttura di cemento armato del tipo gettato in opera, al cui interno sono presenti le macchine di aspirazione e insufflazione dell’aria di ricircolo dei biotunnel stessi.
Il Biofiltro è una struttura separata dagli altri fabbricati, posto a nord rispetto al Capannone del trattamento meccanico.
La struttura, in c.a. gettata in opera, delle dimensioni in pianta pari a 63,50 x 43,50 m per un’altezza di 2,55 m dal piano campagna esterno, è costituita da una platea di spessore 0,60 cm e setti 0,30 cm. Il biofiltro è composto da 6 vasche a cielo aperto delle dimensioni interne pari a 28,00 x 14,10 m, e 2 corridoi coperti larghi 3,00 m e alti 2,75 m comunicanti ognuno con 3 vasche.
La maggior parte delle strutture portanti dei fabbricati che compongono l’impanto di trattamento meccanico e biologico della frazione residuale dei rifiuti urbani è realizzata con elementi prefabbricati in stabilimento.
I capannoni di trattamento meccanico e FOS sono realizzati con pilastri, travi e tegoli di copertura interamente prefabbricati in c.a.p. e c.a.v., mentre i tunnel di biostabilizzazione sono realizzati utilizzando bi-lastre in c.a.v. e tegoli di copertura in c.a.p.
Le tamponature interne ed esterne dei capannoni sono realizzate con pannelli verticali in c.a.v.